La mia risposta alle richieste di aiuto si articola in due momenti differenti.
La prima fase è di natura conoscitiva e valutativa. In essa vengono raccolti importanti e preziosi elementi, sicuramente in relazione alla difficoltà che ha portato alla richiesta di un primo colloquio, ma anche rispetto alla persona in generale, alla sua storia di vita, al suo funzionamento complessivo, al suo sentire emotivo…
La durata di questa fase è variabile (da tre a dieci sedute) ed è in relazione sia alla natura del problema portato sia alle caratteristiche specifiche del paziente.
In base agli elementi emersi nell’iniziale anamnesi viene successivamente avviato il percorso psicologico oppure psicoterapico (seconda fase).
Le sedute, in genere, hanno cadenza settimanale. La frequenza dei colloqui, comunque, viene adeguata alle necessità e alle caratteristiche del singolo paziente.
In casi particolari, come ad esempio con le future mamme, nell’ultimo periodo della gestazione, con i malati ortopedici o oncologici, con i pazienti affetti da disagi psicologici per i quali è molto difficile, almeno inizialmente, pensare ad un contatto con il mondo esterno, è possibile un intervento a domicilio.
E’ inoltre attivo un servizio di prestazioni psicologiche a distanza. Utilizzando il computer, una connessione ad internet ed un programma di videochiamata è possibile effettuare un colloquio psicologico o una seduta di psicoterapia da casa o da qualunque altro luogo. Questo strumento non è in sostituzione del tradizionale incontro settimanale vis-a-vis in studio, ma ad integrazione ad esso, nel caso in cui, per varie ragioni, fosse impossibile per il paziente o per il terapeuta essere presente di persona.